Asma e attività fisica - Test vero o falso

FALSO. L’asma è una patologia cronica e infiammatoria. I sintomi possono rimanere latenti per anni. Le cause sono molteplici e vanno indagate con lo specialista. Lo sport può portare alla luce, a seguito di un’attività intensa, dei sintomi come ad esempio respiro sibilante, tosse secca e sensazione di costrizione toracica con o senza dolore che aiutano a individuare la presenza di un’asma definita da sforzo, ma non ne è la causa. Alla manifestazione di questi sintomi è importante rivolgersi al medico.

FALSO. Erroneamente si pensa che lo sport non si possa praticare se si ha l’asma o si soffre di allergia. Lo sport in realtà è consigliabile perché rinforza l’organismo e l’apparato respiratorio. Ci sono molti campioni sportivi che sono asmatici. Non si deve rinunciare a fare attività fisica. È importante consultare il proprio medico, seguire le terapie prescritte per tenere sotto controllo l’infiammazione cronica dovuta all’asma.

VERO. Anche se non si hanno sintomi e l’asma è bene controllata, è opportuno quando si vuole praticare attività fisica, avere sempre a portata di mano il broncodilatatore. Come nella normale quotidianità un episodio di riacutizzazione può manifestarsi, ed è importante agire in modo tempestivo. In questa eventualità si deve verificare se l’infiammazione è correttamente tenuta sotto controllo e, nel caso, modificare la cura con una nuova strategia terapeutica.

VERO. In linea di massina si possono praticare quasi tutti gli sport. È necessario avere alcune attenzioni è meglio prediligere sport aerobici, evitare sport come l’equitazione se c’è una base allergica ai peli di animale, gli sport subacquei come le immersioni per l’acqua fredda e l’impossibilità di somministrare tempestivamente la terapia in caso di necessità (il nuoto va bene). Non dimentichiamo che soprattutto per i bambini, lo sport aiuta a “normalizzare” l’asma e a favorire la socialità.

FALSO. Chi soffre di asma può praticare sport anche a livello agonistico. In Italia ci sono diversi campioni sportivi asmatici “noti”. Rimane fondamentale confrontarsi con il medico in modo che ci sia un monitoraggio costante del controllo corretto dell’infiammazione. È bene avvisare gli organizzatori in caso di competizioni relativamente l’assunzione di terapie per l’asma, perché alcune molecole risultano nell’elenco delle sostanze dopanti.

FALSO. Non esiste un orario più idoneo per praticare sport per chi soffre d’asma. Valgono le stesse raccomandazioni per tutti. Evitare di fare sport nelle ore più calde, non sottoporsi a sforzi eccessivi senza un’opportuna preparazione e il corretto riscaldamento. L’unico aspetto di cui tenere conto in caso di asma allergica dovuta ai pollini è legato alla loro maggiore concentrazione in alcuni momenti della giornata, o a causa di eventi atmosferici come il vento o la pioggia.

VERO. Lo sport si può praticare in tutte le sedi opportune sia all’aperto sia al chiuso. In entrambe le situazioni possono esserci degli elementi che possono risvegliare i sintomi (polvere, pollini, inquinamento etc..), ma se l’asma è bene controllata e si ha il broncodilatatore con sé, si può svolgere l’attività fisica con serenità.