Polmonite

Generalità della patologia

La polmonite è un’infezione acuta del polmone che si manifesta con febbre, segni e sintomi respiratori.

I neonati, i pazienti affetti da malattie croniche e gli anziani sono più facilmente contagiati.

polmonite nonno martino donna

Quali sono le cause

Si definisce polmonite acquisita in comunità (CAP) l’infezione acquisita da soggetti sani al di fuori dell’ambiente ospedaliero. Sebbene in oltre il 50% dei casi non viene identificato alcun patogeno causale, la polmonite è causata da una varietà di virus e batteri.

L’età del paziente fornisce un indizio importante per individuare la probabile eziologia della polmonite: nei bambini al di sotto dei 3 anni, prevalgono le forme causate dai virus (virus respiratorio sinciziale o RSV, parainfluenza, metapneumovirus, influenza, adenovirus, rhinovirus).

polmonite cause
polmonite cause 2

Dai 3 anni in poi invece, prevalgono le polmoniti causate dai batteri, in particolare lo Streptococcus pneumoniae, detto anche pneumococco. Il Mycoplasma pneumoniae e la Chlamydia pneumoniae possono essere riscontrati più o meno in tutte le fasce di età, tuttavia sono più frequenti dopo i 5 anni. La polmonite da Haemophilus influenzae è al giorno d’oggi rara grazie alla disponibilità e all’efficacia della vaccinazione.

Va inoltre ricordato che la polmonite in età neonatale può essere causata da streptococchi del gruppo B, enterobatteri e Listeria monocytogenes.

Quali sono i sintomi
e le complicanze

I sintomi più comuni sono rappresentati da febbre, tosse e difficoltà respiratoria con aumento frequenza respiratoria (tachipnea), di solito preceduti da un’infezione a carico delle alte vie aeree (raffreddore, mal di gola, a volte otite). Altri sintomi includono letargia, scarsa alimentazione e un aspetto “malato” del bambino. Alcuni bambini non hanno la tosse alla presentazione.

Possono inoltre essere presenti sintomi non strettamente legati alle vie respiratorie: sonnolenza, inappetenza, vomito, diarrea, dolori addominali, irritabilità. Dolore localizzato al petto, dolore addominale o al collo è indicativo di irritazione della pleura e solitamente è suggestivo di un’infezione di origine batterica.

Le polmoniti, in particolare quelle batteriche, possono complicarsi con pleurite (infezione della pleura, ovvero la membrana di rivestimento dei polmoni), versamento pleurico, empiema (raccolta di pus nella pleura) con evoluzione necrotica fino alla formazione di un vero e proprio ascesso polmonare.

I segnali ai quali i genitori debbono prestare attenzione sono: persistenza di febbre elevata oltre le 72 ore dall’inizio della terapia antibiotica, comparsa di difficoltà respiratoria, presenza di rientramenti (infossamento della gabbia toracica e al giugulo), estrema stanchezza del bambino o aumentata sonnolenza.

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Diagnosi

La diagnosi è clinica, basata su un’attenta valutazione dei parametri vitali e delle condizioni del bambino e sulla presenza di segni di fatica respiratoria.

La radiografia del torace non va effettuata di routine, ma va riservata ai casi dubbi in quanto non fornisce indicazioni sulla diagnosi eziologica e, dunque, non modifica l’approccio terapeutico. E’ invece molto utile nel sospetto di complicanze.

Nei bambini più piccoli, un tampone nasofaringeo può identificare le cause virali, mentre i test ematici, compreso l’emocromo e la proteina C reattiva, di solito non sono utili nel distinguere tra causa virale e batterica. Non vi è quindi indicazione ad eseguire esami del sangue se non nelle forme gravi.

Trattamenti e cure

La scelta della terapia è legata all’età del bambino e all’entità della polmonite (forme lievi, moderate o gravi). Nella maggior parte dei casi, è possibile trattare i bambini a domicilio. Nel caso in cui vi sia una diminuzione della saturazione dell’ossigeno nel sangue < 92%, apnea ricorrente, fattori di rischio (patologie cardiache, immunodeficienze, patologie respiratorie), alterazioni della coscienza, impossibilità della gestione e fallimento della terapia domiciliare, è consigliabile considerare il ricovero ospedaliero.

La scelta dell’antibiotico è determinata dall’età del bambino e dalla gravità della malattia. I neonati richiedono antibiotici ad ampio spettro per via endovenosa. La maggior parte dei bambini più grandi può essere trattata con antibiotici per via orale, riservando gli antibiotici ad ampio spettro a forme di polmonite complicata o non rispondente alla prima linea terapeutica. Per i bambini di età superiore ai 5 anni, nel sospetto di polmonite da Mycoplasma o Chlamydia pneumoniae, il trattamento antibiotico di scelta è con i macrolidi. Nelle forme gravi o complicate saranno da considerare anche altre terapie antibiotiche, nonché misure di supporto (ossigenoterapia, supporto nutrizionale, fisioterapia).

polmonite trattamenti

Suggerimenti e consigli
su come prevenire la patologia

suggerimenti persone infette

Evitare il contatto con persone infette

suggerimenti lavare le mani

Comuni norme igieniche (lavarsi le mani)

suggerimenti fumo passivo
Evitare il fumo passivo

Vaccinazione
anti-pneumococcica ed anti-Haemophilus influenzae

Prognosi

La prognosi è buona con un trattamento adeguato nelle forme non complicate.
Nella pratica, tutti i bambini con polmonite, anche quelli con empiema, guariscono completamente.
Qualora vi siano complicanze o condizioni sottostanti, la prognosi dipende dalla gravità delle suddette condizioni.

Bibliografia

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