Laringite (croup)

Gravità

Per definire la gravità della laringite, e dunque la terapia da eseguire, sono stati proposti degli score di gravità.

Lo score più comunemente utilizzato è il Westley Croup Score, che tiene in considerazione la presenza di una serie di fattori:

Stridore

Un suono acuto del respiro, che si associa ad ostruzione delle vie aeree.

Rientramenti intercostali ed al giugulo

La retrazione della parete toracica che può essere notata come una depressione dello spazio intercostale e del giugulo durante l’inspirazione, è un segno di difficoltà a far penetrare l’aria nei polmoni.

Ingresso d'aria

Viene valutato dal medico auscultando il torace del bambino, per valutare se l’aria riesce a passare nei polmoni.

Cianosi

Il colorito bluastro della pelle, dovuto ad una scarsa ossigenazione del sangue in seguito alla difficoltà respiratoria.

Stato di coscienza

Qualora il piccolo si presenti disorientato o soporoso, è indice di gravità per l’impossibilità ad ossigenare il sangue e, dunque, a mantenere le funzioni cerebrali, dovuta alla difficoltà respiratoria con aumento dell’anidride carbonica nel sangue.

laringite bambina

Diagnosi Differenziale

medico diagnosi differenziale
Laringite acuta su base infettiva o laringite ipoglottica o pseudocroup

Laringite acuta su base infettiva o laringite ipoglottica o pseudocroup
Infezione virale (nel 60% dei casi dovuta a virus parainfluenzale, nei rimanenti casi adenovirus, virus respiratorio sinciziale, virus influenzale, rhinovirus). In genere è preceduta da sintomi di infiammazione delle vie aeree superiori (raffreddore, mal di gola). È dovuta al gonfiore (edema) della laringe e allo spasmo delle corde vocali. I sintomi compaiono di solito durante la notte e si accentuano con il pianto e l’agitazione.

Laringospasmo o croup spastico

Colpisce i bambini più grandi, in genere senza sintomi che lo precedono. Si presenta frequentemente di notte. Spesso si riscontra una storia di allergia o di reflusso gastro-esofageo. L’insorgenza è solitamente notturna ed improvvisa. Può essere anche una manifestazione specifica di alterazioni del calcio nel sangue dovuta a bassi livelli di vitamina D (tetania rachitogena o ipocalcemica).

Laringo-tracheo-bronchite batterica

Spesso rappresenta l’evoluzione sfavorevole di una laringite, di solito di origine virale. Si associa ad uno stato di sofferenza del bambino. I batteri prevalenti nel lattante sono Chlamydia trachomatis, Streptococcus pneumoniae, più raramente Staphylococcus aureus, Bordetella pertussis.

Epiglottite acuta

Coinvolge la porzione sopraglottica della laringe (ovvero superiore), si presenta anch’essa in forma acuta con stato tossico, febbre, fame d’aria, stridore, abbondante salivazione (scialorrea), voce impastata (come da patata in bocca). La tosse è assente o appena accennata. Il bambino preferisce rimanere seduto con il tronco flesso in avanti. L’eziologia è batterica (Haemophilus influenzae tipo B, Streptococcus pyogenes, Staphylococcus aureus). La disponibilità di un vaccino per Haemophilus influenzae tipo B ha diminuito i casi di epiglottite con questa eziologia. Si sottolinea pertanto l’importanza all’esecuzione delle vaccinazioni.

Altro

Una sintomatologia molto simile può essere dovuta all’ingestione di un corpo estraneo, ascesso retrofaringeo, ascesso peritonsillare, trauma locale, difterite, angioedema, ustioni da inalazioni di caustici.

Ulteriori accertamenti da eseguire

Vi sono dei fattori che sembrano essere correlati alla laringite e, in particolare, al laringospasmo: le allergie e il reflusso gastro-esofageo. Pertanto, nei bambini che presentano laringite e laringospasmo, specie se ricorrenti, l’eventuale presenza di queste condizioni va indagata.
Un’allergia ad agenti inalanti presenti nell’aria (ad esempio, acari della polvere o pollini) causa rinite (una sorta di ‘raffreddore allergico’) ed ostruzione nasale: si genera dunque un’infiammazione con produzione di muco per bloccare l’entrata degli allergeni, percepiti erroneamente come dannosi dall’organismo. Tuttavia, in questo modo, si genera uno stato di infiammazione in cui è più facile che i microbi possano attecchire e determinare un’infezione delle alte vie respiratorie. Dopo una prima valutazione dei sintomi del Medico Curante, lo specialista da coinvolgere in questi casi è l’Allergologo.

Se è presente reflusso gastroesofageo (ovvero il refluire del materiale digestivo fortemente acido contenuto nello stomaco in esofago), l’evaporazione degli acidi che refluiscono produce un’irritazione e dunque un’infiammazione della laringe. In questo modo, si genera una predisposizione alla laringite e, in particolare al laringospasmo. Bisogna dunque fare attenzione anche ad un’eventuale sintomatologia di reflusso riferita dal bambino (molto spesso come dolore toracico, bruciore a livello del petto, sensazione di acido in bocca). Il reflusso può essere gestito dal Medico Curante in genere e, eventualmente, si può consultare uno specialista Gastroenterologo. Può inoltre essere richiesta una valutazione dell’Otorinolaringoiatra per documentare tramite fibroendoscopia (ovvero con l’inserimento di un piccolo tubicino con una micro-telecamera nel naso e poi nelle vie aeree superiori) segni di infiammazione della laringe.

In casi rari va valutato, nel contesto di un laringospasmo e se il medico lo ritiene opportuno, il metabolismo del calcio e ed il dosaggio della vitamina D, per escludere che una carenza di vitamina D possa essere la causa scatenante.

Bibliografia

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