I comuni sintomi che si possono riscontrare una volta esposti a degli inquinanti sono:
Tra le categorie più vulnerabili si possono ritrovare i pazienti affetti da allergie ed asma, pazienti con preesistenti patologie polmonari, pazienti con deficit del sistema immunitario e i bambini.
L’inquinamento indoor è definito come la presenza, nell’aria degli ambienti confinati, di inquinanti chimici o biologici non rilevabili, naturalmente, nell’aria esterna.
Per inquinanti biologici si intendono tutte le sostanze che provengono da organismi viventi, e tra questi si ritrovano principalmente acari della polvere ed insetti, muffe, forfora animale, pollini, virus e batteri. Questi contaminanti si ritrovano principalmente in ambienti quali il bagno, la cantina, ambienti scarsamente ventilati oppure a livello di materassi, tappeti e mobili.
Tra i principali inquinanti chimici si ritrovano gas (es. monossido di carbonio, anidride solforosa), fumo di sigaretta, pesticidi, vernici, profumi, gas radon e prodotti per la pulizia della casa (pulitori, deodoranti, insetticidi), materiali vari usati per le attività didattiche (polvere di gesso, colle, adesivi e solventi).
Le misure di prevenzione che si possono adottare sono molte volte di facile praticabilità. Tra queste la ventilazione è un requisito essenziale per mantenere gli ambienti salubri, essendo di grande aiuto per ridurre i problemi di umidità.
Altre misure utili possono essere: