L’inverno è ormai alle spalle e siamo pronti per godere dell’estate. Anche in questa stagione però si può incorrere nelle infezioni respiratorie. I bambini potrebbero raffreddarsi, o presentare tosse persistente, faringiti e laringiti, specialmente quando vengono esposti a sbalzi di temperatura, ambienti climatizzati o correnti d’aria.
Sebbene la maggior parte delle volte non destino preoccupazione, in alcuni casi possono rappresentare un fattore scatenante di riacutizzazioni di patologie respiratorie croniche, come l’asma, che porta ad un incremento dell’infiammazione e il rischio di broncospasmo.[1]
La tosse secca o catarrale può essere il primo segnale di un’infezione respiratoria in corso e, nei bambini asmatici, il sintomo iniziale di un’esacerbazione. Se la tosse è:
è necessario rivolgersi al pediatra per una valutazione tempestiva.[2]
Quando si è in vacanza, è bene portarsi una scheda riassuntiva dell’anamnesi del bambino in modo da potere trasferire ai medici che dovessero prendere in carico il giovane paziente, tutte le informazioni corrette e complete.
Faringiti e laringiti durante il periodo estivo si possono presentare favorite dall’aria condizionata, sbalzi di temperature delle località di villeggiatura. I sintomi che i bambini possono manifestare sono:
Anche questi sintomi devono essere intercettati rapidamente per adottare i giusti accorgimenti terapeutici e limitarne l’evoluzione che potrebbe predisporre a complicanze nei soggetti asmatici.
Sebbene si sia soliti associare l’aerosol al periodo invernale, portarne uno con sé in vacanza può rappresentare un aiuto prezioso per:
Il consiglio del pediatra anche in questo caso è importante, perché può dare indicazione sul farmaco più adatto e indicare le corrette modalità di somministrazione.