Vero o falso: Asma e vacanze





FALSO: L’asma è una patologia cronica e accompagnerà il paziente in tutte le stagioni. Il mare può portare beneficio al paziente asmatico, prendendo ciò che di buono le località balneari possono offrire. Importante è non esporsi nelle ore troppo calde per non affaticare l’apparato respiratorio e cercare, se l’asma è di tipo allergico, di preferire località in cui i livelli allergenici siano i più bassi possibile. L’aria di mare, inoltre, porta beneficio a tutto l’apparato respiratorio.





FALSO: Essendo l’asma una patologia cronica le terapie non devono essere mai sospese, anche durante il periodo di vacanza salvo specifiche indicazioni del medico curante. Una terapia adeguata permette di mantenere sotto controllo la patologia e di evitare di rovinarsi il periodo di riposo con riacutizzazioni spiacevoli. Nei pazienti con patologie più importanti è consigliabile verificare anche la presenza di strutture ospedaliere nella vicinanza per avere un punto di riferimento in caso di sintomatologie che possono fare sospettare un evento acuto.





VERO E FALSO: Sicuramente l’asma può trarre beneficio dal soggiorno in montagna. L’assenza di smog e di acari rappresenta un aspetto che incide sulla salute dei pazienti, soprattutto i più piccini. A questo riguardo diversi lavori scientifici seguiti dall’Istituto Pio XII a Misurina, hanno evidenziato che a un’altitudine di 1700m, dove bambini e ragazzi che soffrono di asma hanno trascorso un periodo lungo, c’è stato un miglioramento delle condizioni clinico-funzionali. Non ci sono al momento ancora evidenze in età pediatrica su quote oltre i 2000 metri. Per situazioni che prevedono soggiorni a quote oltre i 2.000mt è consigliabile confrontarsi con il proprio pediatra e per valutare, nel caso l’asma fosse di tipo severo-grave, i benefici che la montagna può portare. È importante ricordare anche che il periodo di pollinazione in zone di montagna è temporalmente svasata rispetto a quanto accade in pianura e quindi è necessario considerare questo aspetto nei pazienti con asma di tipo allergico.





VERO E FALSO: Le temperature estive, specie se ci si trova in città mettono a dura prova tutte le persone, a maggior ragione chi soffre di malattie respiratorie croniche come l’asma. Se si segue correttamente la terapia anche con il caldo la patologia è sotto controllo. È però sconsigliabile esporsi alle temperature più alte per non affaticarsi e creare le condizioni per un respiro affannoso. Nel caso di gite e/o escursioni è importante idratarsi bene, essere riparati da un cappello, poter fare delle soste all’ombra per riposarsi e portare i farmaci sempre con sé.





FALSO: Non ci sono controindicazioni particolari, salvo parere contrario da parte dello specialista di riferimento, per chi soffre d’asma rispetto ai mezzi di trasporto, tra cui l’aereo. Più che il tipo di trasporto è la lunghezza del tragitto che deve essere preso in considerazione per affrontarlo in modo corretto. Se si deve stare in viaggio per molte ore, bisogna avere le terapie necessarie e nel caso dell’aereo avvisare l’equipaggio di bordo.





VERO: Lo sport è raccomandato per chi soffre d’asma, l’unica raccomandazione rispetto al periodo estivo è di non praticarlo nelle ore più calde per non stressare eccessivamente l’apparato respiratorio. In estate si fa molto più sport all’aperto: è importante ricordare che se si soffre di asma con una componente allergica, si devono ridurre, per quanto possibile le situazioni di contatto con gli allergeni a cui si è sensibili. Possono essere d’aiuto i calendari pollinici che illustrano il periodo di pollinazione delle varie piante nelle varie zone.





FALSO: Il livello di attenzione non si deve ancora abbassare del tutto. Il caldo come sempre frena il virus, che però rimane ancora presente. Nonostante molti obblighi siano caduti, la raccomandazione per i soggetti fragili è di mantenere un comportamento virtuoso e continuare a igienizzarsi le mani, e in caso di assembramenti indossare la mascherina come protezione. Fondamentale ai primi sintomi approfondire attraverso un tampone, oggi più accessibile rispetto ai mesi passati. Presi gli opportuni accorgimenti non ci sono ragioni che impediscono gli spostamenti anche a chi soffre d’asma.