Asma, Rinite Allergica, Covid-19 e continuità terapeutica

Prof. Giorgio Piacentini, Professore Ordinario di Pediatria, Università di Verona, Direttore UOC di Pediatria, AOUI di Verona-Direttore Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università di Verona e Presidente SIMRI (Società Italiana per le Malattie Respiratorie infantili).

Dott. Alberto Macchi, dirigente Primo Livello-ASST Sette Laghi Varese Clinica di Otorinolaringoiatria, Università degli Studi dell’Insubria, Presidente dell’Accademia Italiana di Rinologia.

Asma, rinite e Covid-19: cosa sapere e quali prassi eseguire

L’ attenzione di ognuno durante tutto l’anno trascorso si è focalizzata in modo prevalente sulla situazione pandemica e sulla crescente curva dei contagi. Il timore di potenziali contagi e l’iniziale congestione del sistema sanitario italiano hanno contribuito a un rallentamento delle terapie di pazienti affetti da patologie croniche e gravi, con un conseguente peggioramento dei sintomi e dello stato di salute. Pertanto si è presentata la necessità di garantire una continuità nella cura delle diverse sindromi e di preservare la salute dei pazienti. I centri sanitari dislocati in tutto il territorio nazionale hanno attuato un’organizzazione tempestiva per la gestione fluida e sicura degli esami medici. Sono, quindi, stati utilizzati sistemi tecnologici diversi che potessero permettere una vicinanza sanitaria al paziente e, contemporaneamente, potessero limitare la frequenza di accesso dei pazienti nei centri ospedalieri. Un respiro di sollievo, dunque, per i pazienti con disturbi cronici che necessitano controlli periodici e terapie continuative al fine di mantenere inalterato il proprio stato di salute.

L’attenzione rivolta alla protezione delle vie respiratorie ha permesso di ridurre drasticamente i sintomi di patologie respiratorie e la diffusione di virus influenzali, che aumentano in maniera esponenziale con l’arrivo dell’inverno.
Prendersi cura delle vie respiratorie, dunque, è importante, non soltanto nella cura di patologie croniche, ma anche come forma di prevenzione di disturbi causati da una continua esposizione ad allergeni e a sostanze dannose.
Pollini e graminacee sono solo alcuni dei più noti allergeni presenti nei luoghi aperti, ma si ritiene importante sottolineare come anche la permanenza nelle proprie abitazioni possa compromettere la salute dei soggetti allergici, in presenza di polvere, muffe e molte altre sostanze.
Coloro che soffrono di allergie possono manifestare sintomi particolarmente debilitanti e persistenti, tuttavia diversi studi rivelano un minor rischio di contrarre il virus riscontrato in soggetti affetti da patologie allergiche.
Un dialogo ancora aperto è, invece, concentrato sulla correlazione tra rischio di contagio da Covid-19 e bambini, per la quale risulta ancora confusa l’opinione comune.

Secondo alcuni studi l’incidenza dei contagi da Covid-19 nei pazienti in età pediatrica sembrerebbe ridotta rispetto a un paziente in età adulta. Inoltre, i sintomi in questi soggetti si manifestano in maniera lieve e, addirittura, la maggior parte dei pazienti pediatrici è asintomatica. La mascherina e i diversi sistemi di protezione e prevenzione non sono da considerarsi, però, di minore necessità, bensì la loro gestione in pazienti molto giovani può non essere sempre facile ed immediata. Che si tratti di asma, allergia o virus Covid-19 il parere degli esperti concorda sull’adeguatezza di una terapia comune: l’aerosolterapia. Quest’ultima, infatti, in presenza di disfunzioni respiratorie di varia natura, si è dimostrata efficace nella prevenzione e nella cura dei sintomi anche più significativi in pazienti di tutte le età. Questi e molti altri argomenti vengono trattati in maniera più esaustiva da parte del Prof. Giorgio Piacentini, esperto in pediatria, e dal Dott. Alberto Macchi, esperto in otorinolaringoiatria, nella seguente video intervista, al fine di informare e presentare alcune prassi da svolgere in maniera continuativa per preservare la salute delle vie respiratorie e del paziente.