Continuità terapeutica e vicinanza ai pazienti

Prof. Giorgio Piacentini, Professore Ordinario di Pediatria, Università di Verona, Direttore UOC di Pediatria, AOUI di Verona-Direttore Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università di Verona e Past President SIMRI (Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili).​

Continuità terapeutica: perché è importante e come affrontarla

La situazione epidemiologica causata dal virus Covid-19 ha generato, in una fase iniziale, difficoltà nella gestione delle visite mediche a pazienti cronici o con problemi di salute anche gravi. L’aggravarsi della diffusione del virus e l’aumento dei contagi ha richiesto sino ad oggi un incremento sostanziale degli sforzi da parte del personale sanitario e ha comportato una congestione del sistema sanitario italiano. La conseguenza di questa crisi sanitaria ha visto come protagonisti i pazienti e la loro necessità di ricevere terapie continuative che permettano il miglioramento dei sintomi e dello stile di vita. Nei pazienti più giovani e di età pediatrica il comprensibile timore dei genitori di rivolgersi a un centro medico ha diminuito la frequenza delle visite e, di conseguenza, ha provocato un aumento dei sintomi legati a malattie infiammatorie delle vie aeree. A tal proposito, è importante evidenziare che, al fine di garantire una maggiore vicinanza ai pazienti, i centri sanitari di tutto il territorio nazionale hanno attuato una serie di procedure di adeguamento alla nuova realtà. La creazione di percorsi sicuri e l’utilizzo di sistemi tecnologici avanzati ha permesso ai pazienti di poter essere seguiti da medici specialisti anche da remoto. In questo breve video il Prof. Giorgio Piacentini, esperto in pediatria e malattie respiratorie infantili, evidenzia l’importanza della continuità nella terapia di patologie respiratorie e le strategie che il sistema sanitario ha messo in atto ad oggi per consentire ai pazienti affetti di ricevere una valutazione medica e una terapia adeguata, in totale sicurezza.