• Dalle pagine social di “Un Respiro di Salute” sono state lanciate due iniziative rivolte alla community. Un elenco di vero o falso relativi all’asma ai quali hanno risposto oltre 16001 persone e un sondaggio per comprendere quanto è approfondita la conoscenza di questa patologia che ha raccolto 348 risposte2.
• Vero o Falso: Il 40% delle persone afferma che si può guarire, e il 38% non considera chi soffre d’asma più esposto alle infezioni virali, buona invece la conoscenza sulla possibilità di fare attività sportive, sul ruolo dell’aerosolterapia sull’importanza di fare controlli costanti nel tempo.
• Sondaggio: L’indagine evidenzia il bisogno di fare chiarezza sulla continuità terapeutica, un 20% considera le cure farmacologiche da fare al bisogno, sui fattori di rischio come l’obesità che per il 38% non gioca alcun ruolo, e sull’alimentazione come elemento che può favorire, insieme alle terapie, una migliore qualità di vita; diffusa la consapevolezza su sintomi, esami diagnostici e ruolo giocato dalle terapie.
• “Un Respiro di Salute” è promosso da Federasma e Allergie ODV con il patrocinio di IAR (Accademia Italiana di Rinologia), SIAIP (Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica) e SIMRI (Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili) e reso possibile grazie al contributo non condizionato di Chiesi Italia, filiale italiana del Gruppo Chiesi
Milano, 30 giugno 2022 – Giunta alla quarta edizione la campagna educazionale “Un Respiro di Salute”, realizzata da FederAsma e Allergie ODV, in collaborazione con IAR (Accademia Italiana di Rinologia), SIAIP (Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica), SIMRI (Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili) e resa possibile grazie al contributo non condizionato di Chiesi Italia, filiale italiana del Gruppo Chiesi, ha interrogato la community dei social per sondare quanto approfondita è la conoscenza sull’asma.
Due le iniziative lanciate: un elenco di Vero o Falso su questa patologia su temi generali, ma fondamentali per comprendere se i comportamenti sono corretti, e un sondaggio “Conosci bene l’asma?”. 1623 le risposte ai Vero o Falso e oltre 300 le risposte raccolte nel sondaggio.
Sebbene i dati raccolti traccino solo una fotografia generale e non abbiano una valenza scientifica alcuni dati evidenziano la necessità di lavorare sull’informazione ai pazienti e alla popolazione relativamente ad aspetti importanti.
Per quanto riguarda i “vero o falso” sono due i dati che destano attenzione: il 40% risponde vero alla domanda di Asma si può guarire e un 38% indica come falsa l’affermazione che chi soffre d’asma sia più esposto alle infezioni virali.
“Da un lato assistiamo ad una consapevolezza sempre più ampia su cosa significhi avere una patologia cronica, dall’altro ci sono ancora “false credenze” rispetto a questa patologia. L’asma è una patologia cronica e dalla diagnosi è necessario accompagnare il paziente attraverso una terapia mirata e continuativa nel tempo. Nel corso della vita possono esserci dei periodi in cui non si hanno sintomi, ma questo non significa che si è guariti, ma che l’infiammazione è sotto controllo o non particolarmente sollecitata. Questo aspetto è importante, perché sottovalutare la malattia può esporre il paziente a situazioni a rischio. Altro aspetto da sottolineare è che se il nostro apparato respiratorio è già indebolito dall’asma, è più facile che sia sensibile alle infezioni virali. Per questo motivo è fondamentale proteggere a 360° il paziente anche attraverso, ad esempio, la vaccinazione influenzale”.
“Uno stile di vita che tenga conto di una dieta equilibrata e di una costante attività fisica rappresenta un aiuto fondamentale per i pazienti con asma“.- chiarisce il Prof. Giorgio Piacentini, Professore Ordinario di Pediatria, Università di Verona, Direttore UOC di Pediatria, AOUI di Verona-Past President SIMRI (Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili).-“ Obesità e sovrappeso non sono nemici solo delle patologie respiratorie, ma di molte altre malattie, è quindi importante creare conoscenza e fare informazione sul ruolo negativo giocato da questi che si possono definire a tutti gli effetti fattori di rischio anche per l’asma. Vale per tutti, ma soprattutto per i bambini, una popolazione per la quale la problematica del peso, dovuta anche ad una sedentarietà più diffusa rispetto al passato, sta aumentando in modo significativo”.
Se per alcuni aspetti è necessario rafforzare l’attività di sensibilizzazione, su altri temi la consapevolezza è maggiore e ben consolidata. I dati legati del sondaggio confermano una conoscenza dei sintomi (93%), dell’importanza della terapia eseguita in modo continuativo (78%) anche se un 20% la indica da fare al bisogno, degli esami diagnostici (90%) e del ruolo dell’attività sportiva (93%). Le risposte ai “Vero o Falso” riportano una buona conoscenza invece sul ruolo dell’aerosolterapia come cura efficace per diverse patologie respiratorie (88%) e sull’importanza di effettuare visite di controllo dallo specialista costantemente 95%.
“La campagna educazionale sull’aerosolterapia “Un Respiro di Salute” testimonia quanto mantenere alta l’attenzione su tematiche legate alle patologie respiratorie come l’asma, contribuisca sul lungo periodo ad alimentare comportamenti virtuosi a beneficio dei pazienti”. – sottolinea Alessandra Peres (Presidente di FederAsma e Allergie ODV). – “Rilevare che ancora persistono delle convinzioni non corrette sulla patologia non ci sorprende, perché spesso le informazioni a cui possono accedere le persone non sono corrette e possono alimentare false credenze, per questo Federasma e Allergie ODV, attraverso le sue attività, si impegna a divulgare messaggi corretti che tutelino la salute dei pazienti e la campagna Un Respiro di Salute va in questa direzione”.
Sul sito www.unrespirodisalute.it , la pagina FB @unrespirodisalute e il nuovo canale Youtube Un Respiro di Salute sono disponibili approfondimenti: informazioni, focus on, news, interviste ad esperti, possibilità di porre domande e di ricevere risposte a dubbi e curiosità.
Chiesi Italia, la filiale italiana del Gruppo Chiesi, rivolge il suo impegno alle attività di informazione medico scientifica e commercializzazione dei prodotti Chiesi sul territorio italiano. L’organico comprende 543 persone, di queste 117 nella sede di Parma e 426 che rivolgono la propria attività agli attori del sistema sanitario nazionale.
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Chiesi è un gruppo biofarmaceutico internazionale orientato alla ricerca che sviluppa e commercializza soluzioni terapeutiche innovative nel campo della salute respiratoria, delle malattie rare e delle cure specialistiche. Per realizzare la propria missione di migliorare la qualità di vita delle persone, il Gruppo agisce in maniera responsabile non solo verso i pazienti, ma anche per le comunità in cui opera e per l’ambiente. Avendo adottato lo status giuridico di Società Benefit in Italia, negli Stati Uniti e in Francia, l’impegno di Chiesi a creare valore condiviso per la società nel suo complesso è legalmente vincolante, e al centro di ogni decisione aziendale. Dal 2019, Chiesi è il più grande gruppo biofarmaceutico certificato B Corp. I suoi progressi in termini di sostenibilità sono misurati e valutati secondo gli standard più ambiziosi oggi disponibili. L’azienda ha l’obiettivo di raggiungere impatto zero sull’ambiente entro il 2035. Chiesi, che vanta oltre 85 anni di esperienza, ha sede a Parma, opera in 30 Paesi, e conta oltre 6.000 collaboratori. Il Centro Ricerche di Parma collabora con altri sei importanti poli di R&S in Francia, Stati Uniti, Canada, Cina, Regno Unito, e Svezia.
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