Intervista del Mese

La perdita del gusto e dell’olfatto nei bambini post COVID-19

Intervista al prof. Michele Miraglia Del Giudice

Prof. Michele Miraglia Del Giudice

Professore di Pediatria Responsabile di Alta Specializzazione in Malattie Respiratorie Pediatriche, AOU Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”​

La perdita del gusto e dell’olfatto sono stati due dei sintomi più importanti del Covid-19. È presente nei bambini?

La presenza combinata di anosmia e ageusia ha rappresentato, soprattutto nella prima ondata pandemica, una caratteristica predittiva di infezione da SARS-CoV-2. Il virus penetra attraverso naso e bocca, infettando le cellule delle prime vie respiratorie che hanno un elevato numero di recettori. A differenza degli adulti, sintomi come anosmia ed ageusia sono meno frequenti nei bambini. Secondo un sondaggio del 2020 del comitato rinosinusite e congiuntivite della SIAIP, l’anosmia e l’ageusia erano presenti rispettivamente nel 28,6% e nel 30,8% dei bambini affetti da COVID-19. Più recentemente è stata riscontrata una prevalenza inferiore, del 12% per entrambe.

Questi due sintomi permangono in tutte le varianti del Covid-19?

Nella prima ondata pandemica, la variante Alfa era associata a un tempo di incubazione più lungo, una sintomatologia persistente per 10-14 giorni, spesso debilitante, e casi frequenti di coinvolgimento neurologico con sintomi quali ageusia e anosmia. Le successive varianti Beta, Delta ed Omicron, al contrario, sono risultate più patogene e diffusive, ma correlate ad una sintomatologia più lieve e meno duratura, con incidenza minore di disfunzione olfattiva e gustativa.

Come rilevare/sospettare nei bambini piccoli questi sintomi?

Nei bambini in età scolare e negli adolescenti è abbastanza facile diagnosticare i sintomi sulla base dell’anamnesi e dell’olfattometria e della gustometria, cioè dei test in cui si fanno assaggiare e odorare al paziente delle sostanze a sapori ed intensità crescente, per valutare la presenza o l’assenza della sensibilità ed eventuali riduzioni. Nei bambini più piccoli è più complicato identificare la presenza di questi tipi di disturbi. Possono essere sospettati sulla base di una riduzione della frequenza dei pasti o delle poppate.

Sono sintomi che regrediscono fino a scomparire?

Anosmia ed ageusia sono sintomi che si presentano con una frequenza molto variabile durante l’infezione da Sars-CoV-2 e che regrediscono gradualmente. Nella maggior parte dei casi, tendono a scomparire spontaneamente già durante la prima settimana dall’insorgenza dei sintomi. Meno frequentemente possono persistere fino alla terza settimana. Nei bambini con long COVID, cioè con una sintomatologia persistente a distanza di 4-12 settimane dell’infezione, ageusia ed anosmia sono manifestazioni rare.

Ci sono differenze nell’evoluzione dei sintomi tra bambini e adulti?

L’incidenza di anosmia/ageusia nei bambini con SARS-CoV-2 è inferiore a quella riportata negli adulti, tuttavia, sembra avere una durata maggiore e un rischio correlato all’aumentare dell’età. Inoltre, nella popolazione pediatrica è stata riscontrata una maggiore predominanza nel sesso maschile e un’associazione con bronchite ed asma. Negli adulti è stata osservata, invece, una prevalenza maggiore nelle donne e un’associazione significativa tra febbre e anosmia.