Intervista del Mese

Laringite, conosciamola meglio

Intervista al Dr. Salvatore Leonardi

Dr. Salvatore Leonardi

Professore associato di pediatria e direttore dell’Unità Operativa Complessa di Broncopneumologia Pediatrica e Fibrosi Cistica, Azienda Policlinico Università di Catania.

Cosa è la laringe?

La laringe è l’organo della gola dove si trovano le corde vocali. Attraverso la laringe viene regolato il passaggio d’aria nella trachea.
È un organo fondamentale per parlare, respirare e, attraverso il suo funzionamento, impedisce al cibo di entrare nelle vie respiratorie durante la deglutizione.
La laringe è composta da cartilagini, ha una dimensione che può variare in base all’età e al sesso. In età adulta può raggiungere una lunghezza di circa 4 centimetri di lunghezza, 4 di larghezza e 3,5 di diametro.

Curiosità:

  • Il cambio di voce durante la pubertà è dovuto allo sviluppo che ha la laringe in questa fase della vita
  • Il pomo d’Adamo, sporgenza caratteristica principalmente del sesso maschile, è costituita dal collegamento delle due cartilagini principali della laringe
  • La laringe si trova rispetto alla parte posteriore del corpo all’altezza tra la 4a e la 6a vertebra

Faringite o laringite? Facciamo chiarezza

Spesso i sintomi che si associano alla laringite e quelli che si attribuiscono alla faringite si sovrappongono. In verità sono due realtà cliniche differenti. La faringite o faringo-tonsillite, patologia molto frequente in età pediatrica, è il classico mal di gola, interessa il faringe e può manifestarsi anche con tosse, febbre e appunto bruciore alla gola.

La faringotonsillite è la causa di circa il 10% delle visite ambulatoriali annue ed è la terza patologia più comune in età pediatrica. La faringotonsillite è in genere virale, il più delle volte causata da virus del comune raffreddore (adenovirus, rhinovirus, influenza, coronavirus, e virus respiratorio sinciziale), ma occasionalmente da virus di Epstein-Barr, virus dell’herpes simplex, cytomegalovirus o HIV.

Nel 30% circa dei pazienti, la causa è batterica. Lo streptococco di gruppo A β-emolitico è il più comune (infezioni streptococciche), ma a volte sono coinvolti Staphylococcus aureus, Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae e Chlamydia pneumoniae. In quest’ultimo caso il trattamento è obbligatoriamente di tipo antibiotico con l’obiettivo di eradicarlo e prevenire le complicanze suppurative (ascesso retro faringeo o peritonsillare) e non suppurative (malattia reumatica, glomerulo nefrite poststreptococcica e PANDAS).

La laringite e una patologia più specifica che interessa la parte iniziale delle vie respiratorie che è appunto la laringe.

La laringite è un processo infiammatorio i cui sintomi sono la raucedine, il cosiddetto abbassamento della voce, (dal momento che nella struttura della laringe sono presenti le corde vocali), e tosse. Le cause principali possono essere di tipo meccanico, ad esempio utilizzo eccessivo delle corde vocali (spesso ne soffrono cantanti, insegnanti, attori etc..), di tipo virale e di tipo batterico (ad es. streptococco, streptococco pneumoniae, infezione da heamophilus influentae). È importante però sottolineare che con la pratica delle vaccinazioni, soprattutto nei bambini, le infezioni di tipo batterico con particolare riferimento allo streptococco pneumoniae e il heamophilus, si sono notevolmente ridotte. La laringite causata da virus ha l’incidenza epidemiologica maggiore e si manifesta principalmente durante la stagione autunnale e invernale.

Quanto dura la laringite?

La durata della laringite di tipo virale è abbastanza definita. Essendo una forma acuta ha un inizio, un picco e un decremento dei sintomi in un intervallo di tempo ravvicinato, solitamente una settimana o qualche giorno in più. Se la presenza dei sintomi della laringite si protrae oltre i 10/12 giorni è necessario indagare meglio, perché potrebbe essere di tipo batterico e richiedere un approccio terapeutico differente. Un altro aspetto da tenere in considerazione, oltre la durata, è la frequenza con cui si manifesta. Il ripetersi della laringite a intervalli di tempo non troppo lontani, è un segnale importante e da approfondire, perché potrebbe in realtà nascondere altre problematiche che è necessario individuare e gestire in modo opportuno.

Chi è più colpito dalla laringite i bambini o gli adulti?

I bambini sono i più colpiti dalla laringite, perché il loro sistema immunitario non si è ancora rafforzato e sono quindi più esposti alle infezioni virali. Per quanto riguarda gli adulti sicuramente gli anziani sono quelli più esposti, perché, nel loro caso, il sistema immunitario è indebolito dall’età, sono inoltre da indicare alcune categorie a rischio come ad esempio i fumatori o coloro che vivono in ambienti lavorativi che possono incidere sulla salute delle vie respiratorie (es impianti chimici, fabbriche dove c’è un’altra concentrazione di polveri sottili).

Come si cura la laringite?

La laringite di tipo virale, essendo una forma acuta che ha un’evoluzione precisa, non richiede terapie particolari, se non quelle per contrastare i sintomi. In tale senso è opportuno approntare una serie di accorgimenti volti ad aumentare le secrezioni per ridurre l’infiammazione (o trigger infiammatorio). Si può ricorrere ad esempio all’impiego di steroidi o soluzioni fisiologiche o ipertoniche attraverso l’utilizzo dell’aerosolterapia, una tecnica che permette di trattare correttamente e in modo mirato la sede dell’infiammazione. In presenza di laringite di tipo batterico è necessario ricorrere invece agli antibiotici.

Cos’è la laringite da reflusso?

La malattia da reflusso gastroesofageo, è una malattia in cui il contenuto acido dello stomaco risale in esofago. Il reflusso di succhi gastrici è in grado di determinare sintomi, non solo a livello dell’esofago (malattia da reflusso gastro-esofageo), ma anche a livello dei distretti respiratori sia alti che bassi causando irritazione sia a livello laringeo che faringeo.

Quale è la domanda sulla laringite più ricorrente dei genitori?

Una domanda che spesso pongono i genitori è legata alla ragione per cui il bambino soffre spesso di questa problematica. In realtà non c’è una risposta univoca, ciò che sicuramente si deve considerare è che più il bambino è piccolo, maggiore è il rischio di incorrere in questa patologia per le ragioni esposte precedentemente. Con il tempo il sistema immunitario si fortifica e la stessa laringe si irrobustisce, Con conseguente diminuzione degli episodi di laringite.