Speciale COVID-19:
Intervista del Mese

Manifestazione dei sintomi negli allergici

Intervista al Prof. Gian Luigi Marseglia

Prof. Gian Luigi Marseglia

Presidente della Conferenza Permanente delle Scuole di Pediatria, Presidente SIAIP (Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica) e Direttore Clinica Pediatrica Università di Pavia-Fondazione IRCCS Policlinico “San Matteo”, Pavia.

I sintomi allergici possono essere confusi con i sintomi del coronavirus. Come possiamo distinguerli e non andare nel panico?

I sintomi della rinite allergica tipicamente sono rappresentati da ostruzione nasale, rinorrea, starnutazione e congiuntivite.

L’asma bronchiale può presentarsi principalmente con tosse, respiro sibilante e fiato corto.

La febbre non è un sintomo attribuibile alle allergie. Secondo quanto recentemente dichiarato dalla WHO, l’infezione da SARS-CoV2 si manifesta nel 90% dei casi con febbre e tosse secca (68%), astenia, distress respiratorio, faringite, mialgia e meno frequentemente con diarrea.

La congestione nasale sembrerebbe essere presente solo nel 5% dei pazienti infetti, mentre la congiuntivite nel 0,8% dei casi.

Soffrire di rinite e asma allergica può comportare un maggior rischio di sviluppare il COVID-19?

Al momento rinite allergica e asma bronchiale non sembrerebbero rappresentare un fattore di rischio di sviluppare COVID-19, né forme più severe dell’infezione.

I dati disponibili fanno riferimento a pochi pubblicati in Cina in pazienti adulti ospedalizzati, quindi influenzati da possibili bias. Tuttavia, il Center for Disease Control and Prevention inserisce i pazienti con asma moderato-grave o non controllato tra le categorie a rischio di COVID-19 grave.

La comunità scientifica e pediatrica attualmente raccomanda a tutti i pazienti asmatici di proseguire la terapia inalatoria prescritta.

La prevenzione e cura delle allergie cambia se non abbiamo attivita’ outdoor?

Le indicazioni per la cura e la prevenzione dell’allergia agli acari della polvere, all’epitelio di animale o alle muffe restano ovviamente le stesse.

Per quanto riguarda le allergie ai pollini di piante erbacee ed arboree si raccomanda di evitare di areare l’abitazione nei giorni ventilati e con maggiore concentrazione di pollini.

Inoltre, anche se non si svolge attività outdoor, è comunque consigliabile evitare di stendere il bucato all’aperto nei periodi di maggiore diffusione pollinica.

Nonostante la limitata attività outdoor, tutti i pazienti allergici devono proseguire con regolarità e costanza le terapie prescritte dal proprio allergologo.

Per proteggere i bambini ci sono norme igieniche aggiuntive anti-allergia da mettere in atto in ambiente chiuso come la casa?

Sicuramente. È fondamentale areare le camere da letto tutti i giorni, pulire i pavimenti con aspirapolveri con filtro HEPA, rivolgendo una cura particolare e quotidiana ad eventuali tappeti su cui i bambini giocano.

Tuttavia, sarebbe preferibile mettere da parte tende e tappeti. È importante sanificare quotidianamente i pavimenti e le superfici di bagno e cucina, utilizzando detergenti e disinfettanti a base di cloro o alcol. Inoltre, è raccomandabile prestare cura nella preparazione dei cibi, lavando le mani prima e dopo la loro preparazione.

Due norme fondamentali: il lavaggio frequente delle mani ed evitare l’esposizione al fumo passivo. 

Le piante da esterno di balconi e terrazzi possono creare dei fastidi a chi soffre di rinite e asma allergica? quali piante è meglio evitare?

È fondamentale la conoscenza dell’allergene responsabile dei sintomi allergici, per cui è raccomandabile la valutazione del calendario pollinico.

Per quanto possibile, sarebbe consigliabile evitare l’esposizione ai pollini delle piante responsabili dei sintomi allergici. Pertanto, è consigliabile evitare di coltivare su balconi e terrazzi tutte quelle piante che rilasciano i pollini a cui si è allergici.

I numeri da chiamare

Per segnalare sintomi e contatto con persone a rischio chiamare il numero 1500 o il 112 (livello nazionale).

Per i numeri verde territoriali si rimanda a questa pagina: NUMERI UTILI REGIONALI